Cristina Prenestina
Mi chiamo Cristina Prenestina, sono una Drag Queen che legge favole, ma non solo.
Nella vita di tutti i giorni sono Francesco, un assistente sociale.
Lo so, può sembrare "strano o raro" questo connubio, eppure è così: al di là dello stereotipo, dell'immaginario collettivo o del pregiudizio, in fondo Queer è proprio questo, andare al di là delle etichette, rompere gli schemi, essere liberi di essere tutto ciò che si vuole.
In una società maschilista ed eterosessista che esalta la visione machista del maschio virile, un uomo che veste abiti femminili diventa il gesto politico, rivoluzionario, che rompe quella campana di vetro dello stereotipo dove aleggia la cappa tossica del binarismo.
Vivo a Roma dove con il mio progetto delle fiabe mi rivolgo principalmente ai bambini: il mondo dei bambini è fatto di fantasia, come quello delle Drag Queen in fondo.
Le favole raccontano una società.
Ma le favole del passato raccontano una società patriarcale, promuovono modelli di differenza di genere che non possono più rispecchiare le società di oggi.
Bisogna raccontare il cambiamento, la diversità come valore, l'uguaglianza e l'equità come diritto. Se qualche adulto finge di non vedere il cambiamento e vorrebbe riportare l'Italia indietro anni luce, allora gli farebbe bene ascoltare qualche favola nuova.