Luce Visco.
Mi chiamo Luce Visco, sono una donna orgogliosamente transessuale, un’attivista per la tutela dei diritti civili, la presidente di Arcigay Molise, una figlia, una sorella, una zia, un’amica, proprio come tante altre.
Mi chiamo Luce Visco, e poterlo dire, oggi, mi rende fiera, mi riempie d’orgoglio. Il mio nome è stato una conquista, la mia identità una vittoria.
Fin dalla prima infanzia ho sempre avuto una chiarissima percezione di me, della discordanza tra la mia identità di genere e il sesso biologico.
Alla nascita mi è stato assegnato un altro nome, e per tanti anni l’ho odiato, perché per me rappresentava una gabbia dalla quale mi sembrava impossibile uscire. Ho sempre saputo che un giorno avrei smesso di essere bruco, e sarei diventata finalmente farfalla, e non mi spaventava chi o cosa avrei dovuto affrontare, perché in ballo c’era la libertà, ed io ero convinta di meritarla.
Il mio percorso di transizione l’ho iniziato da sola e non nego di averne sofferto tanto ma ho avuto la pazienza di dare agli altri ciò che loro non avevano dato a me: il tempo. Ho saputo aspettare chi mi voleva realmente bene, ho lasciato che si abituassero alla mia identità.
Oggi sono Luce, e non per scelta, come molt* pensano. Non sono nata nel corpo sbagliato, non ho scelto la mia identità per capriccio. Sono Luce perché è così che mi sono sempre percepita, ed è questo il destino che mi attendeva, che ho costruito, di cui sono orgogliosa.
BE What You Want: nessun* può decidere chi siamo, o chi dobbiamo essere, ognun* è padron* del proprio destino, e capitan* della propria anima.